La gastronomia dell'Alto Adige è nota per la sua alta qualità. Lo dimostrano tra l'altro i numerosissimi riconoscimenti, che la provincia più settentrionale d’Italia ha ricevuto per l'attuale Guida Michelin 2025.
Alpina e mediterranea: ecco come si presenta la cucina altoatesina
Le migliaia di ospiti che frequentano l'Alto Adige apprezzano non soltanto il paesaggio straordinario, le condizioni meteo molto favorevoli e la cucina gustosa, ma anche l'alto livello che i cuochi altoatesini hanno raggiunto negli ultimi anni. Il mix inconfondibile tra piatti alpini e mediterranei, completato da eccelsi vini locali, ha fatto conoscere la cucina altoatesina ben oltre i confini regionali. L'originalità della cucina sudtirolese si rispecchia sia nei grandi piatti classici locali, quali canederli e “schlutzkrapfen” (mezzelune) nelle più svariate versioni, sia nelle specialità italiane, come pizza, pasta e risotto… Non ultimo, nelle reinterpretazioni e combinazioni, a volte audaci, di entrambe le tendenze. Il fatto che questo abbinamento, esaltato da grande abilità manuale e sapiente creatività, sia un fattore vincente, lo dimostra l'altissima densità di ristoranti stellati e/o menzionati dalle guide gastronomiche dell'Alto Adige.
Tra i primi 3
Con 20 ristoranti stellati, la provincia di Bolzano è al terzo posto tra le province italiane, a pari merito con Milano - un riconoscimento davvero eccezionale! Il Ristorante “Atelier Mössmer” a Brunico di Norbert Niederkofler guida questa classifica con ben 3 stelle Michelin. 2 stelle Michelin sono state ottenute da: Ristorante Terra nell’Auener Hof in Val Sarentino e dal Castel finedining presso l’Hotel Castel a Tirolo. Seguono altri 17 ristoranti che lavorano a livello “stellato”, assicurando così all’Alto Adige un risultato superiore alla media, se rapportato alla densità della popolazione.
Vini dell'Alto Adige: ai vertici delle classifiche internazionali
La gastronomia altoatesina viene completata in modo perfetto dai viticoltori della regione i quali, con eccezionali vini rossi e bianchi, dominano da anni le più rinomate guide enologiche e regalano sorsi di raffinato piacere. La zona vinicola più settentrionale dell'Italia deve la sua ottima reputazione soprattutto ai vini bianchi freschi-fruttati e alle specie autoctone, come il Lagrein. Il 98,8% dell'intera superficie di coltivazione dell'Alto Adige è protetto dal marchio DOC, che attesta la denominazione di origine controllata e garantisce pertanto la provenienza del vino. Anche questa percentuale è unica a livello nazionale e conferma l'impegno per la massima qualità che, già da decenni, caratterizza il lavoro dei viticoltori dell'Alto Adige.
Il gusto è protagonista: qualità prima di quantità
Gusto e qualità sono i principi guida in Alto Adige. Da diversi anni l'agricoltura altoatesina ha introdotto il marchio di qualità, che prevede la tutela legale di determinati prodotti agricoli e disciplina la coltivazione e la produzione dei vari prodotti secondo precisi capitolati. Questa ricerca della qualità ha conseguito ottimi risultati negli anni e continua a fruttare ancora oggi. Il turismo e l'agricoltura si integrano perfettamente grazie a importanti collaborazioni e offrono entrambi la migliore qualità per quantitativi ridotti, rinunciando alla produzione di massa. Grazie a tanti piccoli circuiti e strutture locali, cibi sostenibili e di altissima qualità finiscono sui piatti non solo della popolazione dell'Alto Adige, ma anche di tutti gli ospiti. Inoltre, l'autentica dedizione, la passione per la propria terra e la genialità culinaria rendono la cucina sudtirolese unica al mondo.
Regionale e naturale: un'apoteosi dei sensi
La cucina tradizionale punta soprattutto su materie prime locali e tipiche della regione, che vengono proposte rispettandone la stagionalità. Accanto a mele, speck e vino, si possono fregiare del marchio “Qualità Alto Adige” anche la carne di manzo, il latte e le uova, che trovano largo uso nella realizzazione dei piatti locali. Di esempi ce ne sono molti: basti pensare al risotto alle erbe alpine e mele con formaggio verde che, nell'elenco dei grandi classici dell'Alto Adige, si trova in ottima compagnia del filetto di manzo in crosta di erbe e parmigiano altoatesino. Per concludere in bellezza, non può mancare uno strudel con mele sudtirolesi, completato da un classico caffè macchiato all'italiana con latte delle montagne altoatesine. La combinazione di regionalità e naturalità della cucina altoatesina diventa così un'esperienza per tutti i sensi. Il gusto in Alto Adige non rimane una mera prerogativa di pochi, ma è una componente apprezzabile a tutti i livelli. È impossibile ignorarlo - e perché mai si dovrebbe?! In fondo è bello e confortante sapere di potersi viziare di lusso... anche in tema di piaceri culinari.